evitare bocconi avvelenati

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luc86
view post Posted on 10/1/2012, 15:16




salve a tutti,sono nuovo quindi scusate se faccio qualcosa di sbagliato non ho mai scritto su nessun forum
volevo porvi una domanda sull'addestramento del mio cane a non accetare cibo dagli sconosciuti per evitare che mi avvelenino il cane,purtroppo si sentono spesso di queste brutte storie,ho sentito che in polizia avevano lo stesso problema per i cani antidroga.
se ho ben capito loro hanno ovviato al problema imbevendo dei bocconi nella citronella e facendoli dare ai cni da estranei.
la citronella a quanto pare ha un sapore disgustoso per i cani che successivamnete quindi non accetterebbero più cibo da estranei.
é davvero così??si usa la citronella che posso trovare al supermercato??non provoca alcun danno al cane???
grazie
luca
 
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--BRACCIO--
view post Posted on 10/1/2012, 15:49




Insegnare a rifiutare cibo dagli estranei e' cosa abbastanza complessa. E va fatta bene da subito.
Se credi che un po di citronella risolva il problema ti sbagli.
Piu' che altro si devono impiegare vari sistemi e scenari diversi e realistici; una ottima neutralizzazione e impiego del collare elettrico, oltre a un imprinting e socializzazione specifica.
Ciao
 
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toto72
view post Posted on 10/1/2012, 17:54




Non conosco il metodo della "citronella".
Vorrei fare una precisazione: una cosa è il non far accettare al cane il cibo da estranei, un'altra è non far mangiare al cane bocconi avvelenati che possono trovarsi nel territorio dove risiede o nei luoghi esterni frequentati.
Nello specifico, visto che parliamo di un cane da guardia/difesa, un buon soggetto dovrebbe già avere questa caratteristica ( quella di non accettare bocconi, carezze e quant'altro da estranei): la diffidenza e questa va ricercata in selezione (per chi fa selezione, quindi non rivolgetevi a commercianti o allevatori dell'ultimo 1/4 d'ora se avete bisogno di un vero cane da guardia /difesa).
Per correggere il cane da questo difetto ( si, nel caso di un cane da guardia/difesa da lavoro è un difetto !)
bisogna analizzare il cane con vari test per poi attuare la correzione. Diversamente è l'evitare che il cane mangi bocconi avvelenati da terra nel territorio o fuori. E' un'atteggiamento abbastanza naturale per la maggior parte dei cani curiosare o essere attratto da odori.
Anche in questo caso non vi è una "ricetta", ma vi sono vari metodi. Quello che posso consigliarvi è molto semplice e potete sperimentarlo senza causare danni: è l'esercitare la propria leadership con il comando di negazione, per intenderci il classico NO! spargendo bocconi nel giardino di casa o nei luoghi frequentati, aumentando man mano la distanza tra voi ed il cane, tenedo conto che i finti bocconi non devono essere sparsi da voi , ma da un'estraneo ( amico, parente etc..) all'insaputa del cane. Mettete in moto la fantasia per ricreare scenari e,quindi, per attuare questi esercizi. Se non avete risultati, vi consiglio di rivolgervi ad un professionista delle vostre parti.

saluti
Toto
 
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antonio4per4
view post Posted on 10/1/2012, 19:23




D'accordo con "" toto72 ""è il metodo che ho usato , devo dire di aver avuto un discreto risultato; fin quando sei presente
il cane sentiva il cibo ti guardava come per interrogarti sul da farsi aspettava il Nò col cenno della testa , si allontanava. Il problema critico è quando tu non ci sei ed il cane gira e rigira attorno al boccone tentenna e......... Problema moolto serio. :(
 
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luc86
view post Posted on 10/1/2012, 19:39




grazie toto72 per il consiglio.
però come dice anche antonio,il problema è quando non ci sono ,se il cane trova un boccone avvelenato nel giardino pensi che con il tuo metodo se ben attuato riesco a non farglielo mangiare o il cane non mangia solo quando ci sono io davanti a lui?
 
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--BRACCIO--
view post Posted on 10/1/2012, 19:56




QUOTE
Il problema critico è quando tu non ci sei ed il cane gira e rigira attorno al boccone tentenna e......... Problema moolto serio

ma infatti io di questo parlavo...quando il padrone e' presente e' il problema piu' facile.
 
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--BRACCIO--
view post Posted on 10/1/2012, 20:28




QUOTE
se il cane trova un boccone avvelenato nel giardino pensi che con il tuo metodo se ben attuato riesco a non farglielo mangiare o il cane non mangia solo quando ci sono io davanti a lui

Ti sei risposto da solo....se non ci sei molto probabilmente se la magna la polpetta avvelenata. Ci vuole altro sistema.
 
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elenae
view post Posted on 11/1/2012, 00:34




si l' unica cosa e' far rifare l' esercizio mille volte al cane dovunque e rinforzare positivamente quando lo esegue all' inizio io lasciavo il cibo a terra lasciavo il cane sul RESTA e andavo via , prima per poco tempo e poi via via per tempi piu' lunghi se non lo prendeva lo ricompensavo dando lo stesso cibo ma che proveniva dalla mia mano non da terra in maniera tale da non abbinare quel ''tipo '' di cibo ma solo la modalita' di somministrazione poi ho provato con persone che non conosceva dalle mani stesse e devo dire che dalle persone non accetta nulla , nel territorio deve ancora perfezionarsi sui tempi lunghissimi diciamo che le bistecche lasciate la notte la mattina non ci son piu' ... pero' su questo ci sto lavorando ..... :P
 
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--BRACCIO--
view post Posted on 11/1/2012, 09:15




QUOTE
diciamo che le bistecche lasciate la notte la mattina non ci son piu' ... pero' su questo ci sto lavorando

Ma e' questo il problema.
Gli esercizi alla quale ti riferisci sono buoni ed e' cmq importante farli ma non sono efficaci per evitare che il cane dopo uno o due giorni o tre giorni, non in tua presenza mangi un' esca avvelenata.
Se veramente si corre quel rischio, il lavoro da svolgere e' complesso e deve essere costante.
Importante come diceva Toto, e' senz'altro la genetica quindi selezione...troppe volte la diffidenza viene ignorata come dote caratteriale in selezione anche in razze piu' blasonate, questo e' un grave errore specialmente nel cane da guardia e lavoro.
Anche molto importante e' come il cane viene socializzato. Abituare il cane a non accettare niente che non provenga dal padrone e mangiare solo dalla sua ciotola.
Per evitare l'esca, lo stimolo deve essere negativo e non vincolato al padrone. Non c'e' molto margine d'errore.
Quindi bisogna creare scenari reali e curare ogni situazione nei minimi particolari, ricordarsi sempre che il cane ha un olfatto e udito migliore del nostro. Un ottimo sistema e forse il piu' utilizzato dai professionisti per lo stimolo negativo a distanza e' il collare elettrico.
Questo strumento pero' e' troppe volte male utilizzato...ed anche vietato a chi non del mestiere.
Innanzi tutto il cane non puo' assolutamente associare l'indossare il collare elettrico con lo stimolo negativo; per far si che cio' non avvenaga c'e' un lungo periodo di "neutralizzazione" al collare. Cioe' gia' da cucciolo si comincia col farlo indossare senza mai utilizzarlo..ci sono anche alcuni collari elettrici finti che aiutano a questo proposito.
 
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toto72
view post Posted on 11/1/2012, 13:24




Quando si lavora su stimoli naturali del cane, sicuramente non è semplice ottenere subito dei risultati. Bisogna essere pazienti, coerenti, costanti...oltre a sapere bene cosa fare.
Come diceva qualche post fa Braccio, l'età ottimale per cominciare questo tipo d'insegnamento sono i primi mesi e a volte non vi è la necessità del nostro intervento perchè può essere insegnato direttamente dalla madre. Spesso nell'educazione di questa problematica mi affianca la mia collaboratrice "pazza sclerata" Yuma (:wub:) che ha la capacità di insegnare ai cuccioli a non toccare le cose da terra, o dal cestino dei rifiuti etc... Come rinforzo negativo vengono usati vari strumenti, ad esempio le tagliole per uccelli, il peperoncino, l'aceto, sciroppo etc.. Se quanto descritto in precedenza non ha funzionato e vi è la necessità per questioni di vita o di morte del cane , come diceva Braccio si passa all'ultima possibiltà: il collare eletrtico.
Personalmente non ho mai avuto bisogno di questo strumento e a dire la verità (come ho già detto altre volte) non lo condivido per nulla e non lo possiedo neanche.
Oggi la tecnologia ci aiuta in questo senso, ad esempio si può installare un sistema di sorveglianza audio/video per continuare l'esercizio simulando anche quando siamo fuori di casa.
Comunque, se gli esercizi vengono fatti in maniera precisa e gli scenari creati su misura del cane in questione, difficilmente si avranno scarsi risultati, E QUANDO DICO " RISULTATI", INTENDO DIRE CHE: IL CANE NON MANGIA I BOCCONI QUANDO SIAMO ASSENTI. Ad esempio l'errore più comune è quello di pronunciare il NO! quando il cane sta annusando, ecco ,questo è uno dei motivi di fallimento, perchè il cane va in confusione, altro motivo di fallimento è quello di non essere accorti nel mascherare gli odori quando si preparano i bocconi o quando si posizionano. Il cane apprende per associazione, quindi, il NO! bisogna darlo nella frazione di secondo che il cane ha preso in bocca la salciccia o la polpetta imbottita di peperoncino, associando il bruciore del peperoncino con il vostro NO e se non siete sicuri che il cane abbia preso il boccone, è meglio non dare il comando! è probabile che lo stava solo annusando. Lo stesso vale anche se state provando l'esercizio stando nascosti dentro casa dietro una finestra. Controllate il cane da zone diverse, non deve sentirsi osservato, controllato.Fate bene attenzione a non fargli capire dove siete. Gli odori sono fondamentali, lasciate che sia un'estraneo a preparare i bocconi, facendogli indossare guanti di lattice nella praparazione e fategli lavare bene il boccone dopo averlo riempito di peperoncino ( o di altri ingredienti sgraditi per il cane) e simulate una scena reale.
Il problema è serio e come dicevo i metodi sono tanti, i cani sono uno diverso dall'altro, gli scenari sono diversi bisogna valutarli bene e spesso non si ha l'esperienza o la conoscenza per farlo, quindi ripeto, se avete questa necessità rivolgetevi ad un'esperto delle vostre parti.

Saluti
Toto
 
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--BRACCIO--
view post Posted on 11/1/2012, 14:23




QUOTE
Personalmente non ho mai avuto bisogno di questo strumento e a dire la verità

Neanche io, anche se l'ho visto utilizzare molto spesso,...ma ne tu ne io facciamo questo per mestiere. E per "mestiere" non intendo l'addestratore di turno ma personale della polizia, forze speciali etc. I professionisti, infatti lo usano perche' e' uno strumento validissimo. Ma ripeto bisogna saperlo utilizzare. Cosa che anche tra i vari addestratori, sportivi e non... difficilmente succede. Viene spesso usato a sproposito.

Pero' bisogna esser chiari, e veramente valutare se vale la pena cominciare questo tipo d'addestramento oppure no. Come dicevi, questione di vita o di morte del cane.
Perche' se il rischio e' moderato, si potrebbero prendere altri accorgimenti..come quelli descritti sopra, o ad esempio non lasciare il cane fuori la notte, controllare il perimetro, videosorveglianza, etc...Onestamente il sistema del peperoncino, lo sciroppo, l'aceto...sono limitati perche' hanno un odore...quindi non ci conterei propio. Anzi assolutamente no...dato che il cane finirebbe con l'associare gl'odori, quelli sono meglio utilizzati per spezzare altre cattive abitudini.

E' chiaro che dipende anche dal cane. Se uno ha la fortuna di avere un cane che non trova il cibo interessante...risolve con meno. Se uno ha invece il mangione di turno..e si trova in una zona a rischio..ovviamente dovra' aumentare le precauzioni.

Ciao
 
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elenae
view post Posted on 11/1/2012, 14:32




io personalmente credo sul concetto di base che ha spinto alla realizzazione del collare elettrico , non mi piace l' applicazione che e' stata fatta dell' abbinamento con la corrente elettrica , ho provato una volta ad abbinare il fatto che il mio cane rincorreva galline e le uccideva creandomi problemi con un vicino con l' utilizzo di ultrasuoni ad una determinata frequenza che infastidivano il cane , quindi senza l' eventuale possibile associazione negativa al collare stesso e ad un periodo variabile di desensibilizzazione, lo osservavo dalla finestra e ogni volta che la prendeva in bocca li azionavo e il cane infastidito la lasciava, devo dire che ha funzionato non si e' piu' avvicinato , non ho piu' usato il metodo perche' non so che tipo di fastidio acustico in realta' si provoca nel cane quindi onde evitare di fare piu' danni che altro , per il momento ho messo da parte il metodo, ma per lo meno ora evito di avere vicini fuori davanti casa ogni mattina ...
 
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--BRACCIO--
view post Posted on 11/1/2012, 14:54




si Elenae ce ne sono di sistemi in giro, bisogna scegliere il giusto compromesso e valutare bene le necessita'.
Il collare elettrico e' molte volte visto come un sistema di tortura perche' purtroppo troppo spesso cosi' viene utilizzato...ma non e' propio cosi'.
 
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mimmo.
view post Posted on 11/1/2012, 15:40




CITAZIONE (--BRACCIO-- @ 11/1/2012, 14:54) 
si Elenae ce ne sono di sistemi in giro, bisogna scegliere il giusto compromesso e valutare bene le necessita'.
Il collare elettrico e' molte volte visto come un sistema di tortura perche' purtroppo troppo spesso cosi' viene utilizzato...ma non e' propio cosi'.

Sonod'accordo, se usato in detrminati casi e con intelligenza, è un riforzo negativo anche meno peggio di altri rinforzi negativi.



..poi, sui bocconi dico anche io la mia:


Premesso che il rifiuto al cibo totale (..ovvero per la cosa per cui il nostro cane è più ghiotto e per lunghi tempi di esposizione) credo sia una delle cose se non la cosa più difficile da inculcare ad un cane…

..io ci sono riuscito, in maniera soddisfacente ed efficace, solo con una Cagna, Rapsodia, figlia della mia prima Corsa Vesna X Orso.

Però con quella cucciolata feci uno studio etologico che per ragioni di tempo difficilmente riuscirò a ripetere.

Vesna partorì in una tana, e quando i cuccioletti cominciavano a mettere la testa fuori mi proposi loro come elemento del branco (carponi e rigurgitando cibo).

Poi quando cominciavano a prendere cibo che non fosse un rigurgito della madre o mio, simulavo una piccola “predazione” del cibo, e solo dopo averlo annusato e mangiato (..o fatto finta quando il pollo lesso con ricotta glielo davo di prima mattina..) io per primo come alfa del branco, consentivo loro di mangiare.
E se qualcuno dei cuccioli voleva mangiare prima di me ringhiavo e facevo “il brutto”
Poi, con quella che ho tenuto io ( la migliore con etogramma alla mano e per i miei criteri di valutazione) continuai il rituale dell’annusare e far finta di mangiare per primo ad ogni suo pasto.

E talvolta la lasciavo per ore con dei bocconi trappola sparsi per il giardino ed io ad osservare da un terrazzo da cui lei non potesse vedermi, e quando si approcciava all’esca con intenzioni pappatorie cominciavo a ringhiare sempre senza che lei potesse vedermi, inculcandole così il concetto della mia onnipresenza di capobranco anche quando non mi vedeva (…e lei avrà pensato, ma vir’ nu poc’ stu scassacazz , ha il dono dell’ubiquità...)


Poi, quando insieme trovavamo un boccone apparentemente edibile, ripetendo il rituale del capobranco, ero sempre io il primo a ben annusare e decidere se cominciare a mangiare, per poi eventualmente passarle il boccone. O se deciderlo “non buono da mangiare” e lasciarlo lì.

Ed in quest’ultimo caso rinforzavo positivamente quel rifiuto al “non buono” tirando dalla tasca un salsicciotto e smezzandomelo con la piccola..


Ho fatto questo perché reputo che, rispetto ai condizionamenti “puri”, dia quella marcia in più al comportamento virtuoso, ovvero ripercorrere l’etologia di branco.

Certo è che strumenti usati per rinforzi positivi e negativi o, peggio, per il condizionamento più o meno operante, quale peperoncino, collare elettrico ecc…, possono aiutare, ma credo che, soprattutto per bocconi succulenti e tempi lunghi di esposizione, non siano del tutto efficaci.


Salutoni,
mimmo


Ps.

Dimenticavo, quella stessa cagna, qualcuno che mi conosceva bene e che evidentemente la voleva o la voleva vedere morta , me l’ha ammazzata fracassandole il cranio con una spranga di ferro.
Uno dei dolori più grandi della mia vita.

 
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--BRACCIO--
view post Posted on 11/1/2012, 16:06




Mimi' ci sta..nella tua presenza;..Ma quando non c'eri per ringhiare, come si comportava la cagna? Poi se tutte l'esche le tenevi in tasca e le seminavi per il campo..il cane avrebbe potuto associare il cibo ad un tuo odore.
Se il cane non ti vede ma ti sente...per lui sei lo stesso presente...quindi associa il ringhio ad una tua presenza e ad una correzione proveniente cmq da te.
Il collare elettrico evita propio molti dei problemi di associazione...che e' importantissimo in questi casi.
Il peperoncino, aceto etc. sono meglio utilizzati per spezzare abitudini tipo...il cane che distrugge mobili in legno...li gli si fa assaggiare una buona dose di peperoncino....e poi se ne mette una traccia sui mobili..l'odore stesso sara' il deterrente. Ma nel caso dell'esca..il discorso cambia...perche' il delinquente mica ci mette il peperoncino o dell'aceto nella polpetta.
 
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30 replies since 10/1/2012, 15:16   1698 views
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